FIJLKAM

La FIJLKAM, Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali operante nel CONI, è l’unico organismo italiano nel suo campo ad essere riconosciuto nelle manifestazioni mondiali ed olimpiche.

In Emilia Romagna, la sezione judo è presente con oltre 2.600 tesserati di 69 palestre di cui 18 per la sola Bologna e provincia.
I risultati agonistici espressi dagli atleti della nostra Regione sono sempre stati di altissimo livello sia in campo nazionale che internazionale: solo negli ultimi mesi sono stati ben tre gli atleti che si sono classificati al 3° posto dei campionati italiani juniores e ben cinque quelli, tra uomini e donne, classificatesi al 5° posto dei campionati italiani assoluti.

Negli ultimi campionati italiani cadetti invece sono arrivate ben 3 medaglie: un argento, due bronzi, un 5° ed un 7° posto assoluto.
Non dimentichiamo che l’Emilia Romagna e Bologna, in particolare, vantano una pluricampionessa mondiale, nonché medaglia d’argento olimpica, di nome Emanuela Pierantozzi oltre a diversi atleti che sono stati chiamati a far parte del gruppo che ha rappresentato, e rappresenta tutt’ora, l’Italia in giro per l’Europa ed il Mondo.
A fianco dell’attività istituzionale agonistica va anche citata l’opera silenziosa, ma benemerita di tutti quell’insegnanti che hanno dedicato e dedicano il loro tempo a crescere ed educare bambini e ragazzi nello spirito del rispetto di se e degli altri formando così gli uomini di domani.

Sapeste quanti sono i bolognesi che possono affermare, con una punta di orgoglio nella voce, “io ho fatto judo”, quanti i manager di oggi che , già da ragazzi, si sono allenati nelle palestre di ieri.
Il Judo, e quindi la FIJLKAM, collabora con le Istituzioni locali a ricreare sani principi morali quali il rispetto, la sportività, la lealtà ed il saper contribuire alla crescita degli altri.

Meeting Internazionale di Trento

di Alberto Soavi

Trento – Sabato e domenica presso il palazzetto di Gardolo (Trento) si è svolto il 15° Meeting Internazionale Città di Trento.
Centinaia i partecipanti fra grandi e piccini. Oltre 40 le società che vi hanno aderito, quattro i tatami ed un livello sicuramente alto poichè erano schierati club francesi, tedeschi, austriaci, sloveni ecc, ecc.

L’Ima Carpenfer San Mamolo con i suoi pulcini è partita da Bologna sabato mattina; nel pomeriggio stesso i nostri atleti più grandi erano già sulle materassine e alla fine della giornata la stanchezza è stata ricambiata da uno splendido secondo posto a pari merito, conquistato dai ragazzi con le unghie e con i denti.

La giornata seguente però è stata quella delle grandi sorprese.
Tutto il team dei più piccoli, guidati dal Maestro Paolo Checchi, si è saputo opporre alla forza di tutte le altre grandi palestre; con un podio dopo l’altro la squadra è riuscita ad arrivare in cima alla classifica fino a raggiungere il primo posto a pari merito con i padroni di casa.

Scese le lacrime di commozione durante la premiazione, la squadra è ripartita verso casa.
Anche se dopo soli 15 minuti l’intero pullman si era addormentato, l’atmosfera era d’enorme compiacimento per il gran successo ottenuto e di soddisfazione per la coppia di coppe conquistate nel fine settimana e che vanno ad aggiungersi alla già numerosa collezione dei san mamolini.

Un grosso ringraziamento va indubbiamente dedicato a tutti i collaboratori e genitori ( Gabriele, Alberto, Davide, Maurizio, Edoardo, Carlo, Maria Daniela, Alessandra ) che hanno saputo aiutare ed appoggiare nei momenti di bisogno il Maestro Paolo, al quale va sicuramente una buona parte del merito.

Alberto Soavi

Per il nostro Papa

di Maurizio Passeri

A Giovanni Paolo II

Quali parole per dirlo
tutto quel male che stringe il cuore
nella morsa gelida di quell’ ultimo ampio
gesto d’abbraccio scomposto dal silente
e infinito urlo di smisurato amore
per il mondo intero!

Vaga ora la mente appassita
alla ricerca del valore smarrito
di noi esseri vivi: perché?
Ma già dentro di noi
l’indomita forza freme
e tempra i pensieri
al senso di vivere
nel nome del padre
del figlio
e dello spirito santo

Da tutti noi del S. Mamolo Judo
Trento 2 aprile 2005

Olimpiadi 2004

di Alessandra Schiavina

Atene – Giovedì 13 agosto scorso, con una spettacolare festa d’apertura, hanno avuto inizio i giochi olimpici 2004 ad Atene. Eccezionale la regia in uno stadio olimpico di grande valore architettonico nella città che ha visto nascere le Olimpiadi. Non poteva esserci momento migliore per visitare questa capitale che per il grande evento si era vestita a festa.

Nuovi e potenti impianti illuminavano sapientemente i templi dell’antichità (mai il Partenone si era visto così bene!) ma anche palazzi, piazze e strade.
Molto efficiente l’organizzazione dei servizi di trasporto che consentiva di raggiungere in tempi velocissimi e quasi senza attese i vari stadi dislocati anche in zone periferiche. Alla metropolitana si aggiungevano linee di autobus specifici sempre presenti. Per non parlare della nuova linea ferroviaria terminata il giorno prima delle Olimpiadi che collega il centro di Atene al Pireo ed a tutte le stazioni di rilievo della costa.
Con il biglietto d’ingresso in uno stadio si poteva usufruire gratuitamente dei trasporti di andata e ritorno.
Di grande efficacia l’opera di divulgazione per la conoscenza della città effettuata attraverso la distribuzione in ogni angolo di cartine con tutti i riferimenti utili fatta da giovani ateniesi volontari.
Gli stessi volontari (si parla di circa settantamila adesioni) che si trovavano ovunque, tutti facilmente riconoscibili per la divisa multicolore, sempre pronti ad elargire sorrisi ed aiuto. Gli stessi che insieme alle forze di sicurezza sorvegliavano rigorosamente gli ingressi degli stadi. La paura di atti terroristici aveva molto allertato la città che aveva predisposto misure di sicurezza a volte ritenute eccessive dal pubblico ma che a me tranquillizzavano tanto.
Tanti volontari anche negli spalti per seguire scrupolosamente il pubblico nella ricerca del proprio posto a sedere, sempre con gentilezza e pazienza.
Questa la bella cornice di un quadro fatto di prove atletiche di altissimo valore. perché alle Olimpiadi si può veramente assistere ad atti di grande eroismo. Ho ancora in mente il grido esultante del judoka russo al raggiungimento del bronzo, dopo aver combattuto un’estenuante gara portata avanti a tutti i costi nonostante l’evidente dolore al braccio infortunato in un combattimento precedente. Eroiche le imprese dei judoka giapponesi che hanno l’ippon impresso nei geni, che vengono accompagnati da intere squadre di “tifosi-ultras” tutti vestiti con casacche dello stesso colore a seconda della scuola di provenienza dell’atleta. Alla casacca si univa talvolta la maglia con dipinto il viso del judoka. Spesso nei gruppi di tifosi nipponici si intravvedevano ragazze vestite con il kimono tradizionale che portavano le donne, quasi che l’evocare i loro costumi e le loro radici fosse di buon auspicio per il giovane che combatteva. Cosa dire dei fratelli, dei genitori e dei nonni che, se si aveva la fortuna di avvicinare durante l’ora del pranzo, li trovavi stretti tra loro talvolta ridenti e a volte uniti in preghiera. Si, pregavano i propri dei, i propri avi perché infondessero forza ai propri figli. Che popolo! L’atleta che raggiunge l’oro viene quasi venerato.
Ottimi i risultati nel judo ottenuti dai giapponesi ( 8 medaglie d’oro e 2 d’argento). Per l’Italia queste Olimpiadi nel judo non hanno dato gli esiti che ci si attendeva pur ottenendo un bronzo dalla brava Morico che è riuscita a gareggiare con grande concentrazione ed a vincere con un magnifico ippon.
Un ultimo pensiero al momento della premiazione, momento magico di grande commozione; l’applauso parte vigoroso, lungo verso l’atleta-eroe che sale sul podio e viene incoronato, per un attimo non importa se chi vince porta la bandiera della tua nazione, perché il riconoscimento del valore umano passa ogni frontiera e segue la legge del cuore e della passione.

Alessandra Checchi

I risultati 2003-2004 del San Mamolo Judo

di Gianluca Frascà

L’anno sportivo 2003/2004 ha riservato l’ennesima conferma per la Polisportiva S. Mamolo Judo, società di riferimento per il C.S.I. della nostra provincia.
I risultati non solo si sono confermati rispetto all’anno scorso, ma sono migliorati nei piazzamenti e nel numero di competizioni a cui ha partecipato: sono 23, quest’anno, le competizioni che hanno visto partecipare la polisportiva appartenente al C.S.I.

Tutte le competizioni C.S.I. sono state dominate dalla società bolognese, non solo a livello regionale, conquistando anche la seconda e terza piazza nei due trofei internazionali di Trento, organizzati per bambini, il primo, e per gli adulti il secondo.

Negli ultimi anni il San Mamolo ha collezionato tutti i podi più alti della Joy Cup, il titolo nazionale del C.S.I., e si presenterà davanti al Papa a fine Giugno per celebrarlo con quello che sa fare meglio: educare i bambini che diventeranno gli uomini del futuro; quest’anno infatti, il San Mamolo ha visto aumentare i propri iscritti fino a oltre 300 atleti, un numero esorbitante se si pensa che stiamo parlando di Judo…, sintomo che “educare” allo sport da ottimi frutti.

Un anno pieno di soddisfazioni

San Mamolo judo un anno pieno di soddisfazioni.

L’anno sportivo dell’Ima Carpenfer San Mamolo si chiuderà sabato mattina 26 giugno quando insieme ad alcuni componenti della squadra faranno visita al Papa;
infatti in occasione dei 60 anni del Centro Sportivo Italiano la squadra di judo che da tanto lustro alla nostra città è stata invitata
nella prestigiosa ” Aula Paolo VI ” in Vaticano.

Questa volta lo squadrone del San Mamolo non si muoverà per vincere la pur importante gara nazionale del CSI la ” Joy Cup “; ma sarà un occasione per il Maestro Paolo Checchi per vivere una esperienza “ unica ” insieme ai suoi ragazzi.
Nell’ambito del CSI e della Federazione il San Mamolo ha partecipato ad oltre 20 gare; si è ripetuta vincendo i Campionati Interregionali e Regionali CSI, giungendo al 2o posto nel Meeting Internazionale di Trento.
Quest’anno è stato importante anche per tre nostre “bandiere”:

  • Roberto Rusignuolo, divenuto arbitro
  • Gabriele Manzoni, promosso cintura nera
  • Clio Dosi, che ha conquistato la cintura nera in combattimento, alle finali del Campionato Nazionale, a soli 17 anni

Da Gennaio ad oggi Clio, Giacomo Berti, Elena Barbarella, Erika Fini, Davide Lanzoni, Abbiate Tania, Marco Degli Esposti, e Chiara Casadio hanno raggiunto le finali del campionato nazionale. Questi atleti hanno portato il San Mamolo a diventare nel 2003 la prima società di judo della nostra città.

San Mamolo Judo, anno sportivo 2003-2004

Nei primi giorni del Settembre 2003 i nostri ragazzi si trovavano a Fanano per la consueta preparazione atletica, in attesa dell’inizio delle gare ufficiali, e di quei giorni ne sono passati tanti altri pieni di fatiche, lacrime, litigi, ma anche sorrisi, vittorie ed amicizia.

Questa è la storia che si ripete, anzi cresce: cresce nei nostri ragazzi che con la costanza dei professionisti si allenano ed intanto vanno a scuola e studiano; cresce con i bambini che, sempre con entusiasmo, vengono a Judo, si divertono, vincono contro avversari più grandi; cresce nei nostri atleti che, diventati adulti, scelgono di continuare gli insegnamenti del Maestro che ha insegnato loro cos’è il Judo. Questa è la storia del San Mamolo Judo: una “piccola” società che con tanta fatica e carattere si è portata nelle alte sfere del Judo Italiano e compete con i maggiori atleti nazionali ed internazionali con il suo “vivaio”, una squadra di amici.

A NOI del San Mamolo piace, comunque, lasciar parlare i numeri:
la nostra società consta di ben oltre 300 atleti, la maggior parte dei quali hanno meno di 14 anni;
da Ottobre ad oggi abbiamo disputato 23 competizioni (1 ogni 2 settimane) e ne avremo ancora a Giugno.

Quest’anno è stato importante anche per tre nostre “bandiere”: Roberto Rusignuolo, divenuto arbitro F.I.J.L.K.AM.; Gabriele Manzoni, promosso cintura nera dalla commissione F.I.J.L.K.AM.; Clio Dosi, che ha conquistato la cintura nera in combattimento, alle finali del Campionato Nazionale F.I.J.L.K.AM, a soli 17 anni, impresa riuscita, nel San Mamolo, solo al M° Paolo Checchi.
Da Gennaio ad oggi Clio Dosi, Giacomo Berti, Elena Barbarella e Chiara Casadio hanno raggiunto le finali del campionato nazionale: questi atleti sono spesso gli unici rappresentanti di Bologna alle fasi finali del campionato.
Dietro le grandi imprese ci sono sempre coloro i quali stanno in silenzio e non si fanno vedere, ma che in realtà hanno lavorato tanto per aiutare e far crescere i nostri ragazzi: questi sono Luca Fabbri, Edwin Russo ed Edoardo Paoletti.

Gianluca Frascà, braccio destro del Maestro nonché consigliere della società, Pietro Arnofi e Vincenzo Mauriello sono invece gli insegnati tecnici che aiutano i ragazzi nello sviluppo del proprio Judo, crescendo nella tecnica, nel fisico, ma spesso anche nella “testa” e sono, insieme con il Maestro, le guide dei campioni che calcano il tatami del San Mamolo.

C’è poi chi non manca mai e, non contento, si porta sempre dietro una scorta di cibo per gli atleti dopo ogni allenamento, per far sì che riprendano in fretta,
ma anche un po’ perché abbiamo degli atleti golosi…: queste “sante” persone sono Davide Bagante, anche consigliere della società e Paolo Suppini.
Di solito si annunciano per primi, ma abbiamo preferito avessero un momento speciale, perché è anche grazie a loro che il San Mamolo “sopravvive”:
sono l’IMA e la CARPENFER, i due sponsor che rendono possibile tutto questo, dando un vero e proprio sostentamento per la società.

Questi i risultati ottenuti da Ottobre a Maggio, dai nostri atleti:

  • Campionati Italiani Esordienti (Ostia, 15-16 Novembre 2003): 7°- 9°- 11°-11°
  • Campionati Italiani Esordienti (Ostia, 27-28 Maggio 2004): 11°-11°
  • Campionati Italiani Juniores (Genova, 6-7 Marzo 2004): Clio Dosi, 7°, conquista la cintura nera.
  • Campionati Italiani Cadetti (Crotone, 8-9 Maggio 2004): 7°- 9°- 11°- 17°
  • Campionati Regionali F.I.J.L.K.AM: 1 oro, 2 argenti, 6 bronzi
  • Nei trofei internazionali i nostri atleti hanno conquistato 1 argento e 5 bronzi.

Questi i risultati ottenuti nelle gare a squadre dalla nostra società:

  • Meeting Nazionale di Trento (adulti): 3° classificata
  • Gran Premio Giovanissimi di Trento: 2° classificata
  • 12° Campionato Interregionale C.S.I.: 1 classificata
  • Campionato interregionale C.S.I. “Memorial Massimo Pizzoli”: 1° classificata
  • Trofeo provinciale a squadre (S. Giorgio di Piano): 1° e 2° classificata

Ricordiamo che dal 2 al 5 settembre 2004 (compresi), la squadra andrà in ritiro a Fanano per la consueta preparazione atletica; quest’anno si accettano i nati dal 1994 in su, per chi fosse interessato potrà contattare il Maestro Paolo Checchi.

Il Judo

di Marcello Bernardi

“Buona educazione, fiducia nel maestro e amore per l’arte: sono le tre qualità che si devono coltivare dentro di sé per praticare il judo.

Il che vuol dire rispetto per gli altri, umiltà e dedizione.
In breve, civiltà.
Perché il judo e’ proprio questo: una scuola di civiltà.”

Marcello Bernardi

Judo: nell’unione è la forza

di Roberto Rusignuolo

Un anno trascorso intensamente, all’insegna dell’entusiasmo e della determinazione è stato quello che ha caratterizzato il sempreverde San Mamolo Judo.

Molte sarebbero le imprese da citare e ancora di più le medaglie conquistate dagli atleti del Maestro Paolo Checchi. Ma il miglior risultato è stato quello registrato ancora una volta dai numeri, i numeri in ascesa dei piccoli e grandi atleti iscritti. Ciò dimostra che oltre agli importanti traguardi raggiunti da una società sportiva, a segnare la qualità del lavoro svolto, c’è anche la fiducia delle persone verso una squadra ed i suoi insegnanti.
Il gruppo ben affiatato degli atleti del SAN MAMOLO ha partecipato a diverse gare in programma sui cartelloni della Federazione e del Centro Sportivo Italiano e in tante ha lasciato il segno.

Dalle competizioni organizzate dal più grande Ente di Promozione Sportiva in Italia, il SAN MAMOLO JUDO è spiccato sempre e su tutti: ha vinto il Campionato Interprovinciale con tanti medagliati in disparate categorie di peso e di età, ha vinto il Campionato Interregionale con un ricco e soddisfacente medagliere e si è preso il lusso, insieme agli atleti del Maestro Bellavia di SAN GIORGIO DI PIANO ed all’atleta dell’insegnante Rusignuolo di MONTEVEGLIO, di dominare al Campionato Nazionale Joy Cup svoltosi a Fiuggi.

Ha vinto ancora una volta il Trofeo Nazionale Città di Trento con due migliori atleti premiati.

Per di più quest’anno si sono svolti i Campionati Europei della FICEP a Linz, in Austria e qui la squadra guidata dal Maestro Paolo Checchi e dalla Maestra Paola Diluigi ha conquistato un terzo posto con la squadra maschile e un terzo posto con la squadra femminile, nonché sette medaglie nelle gare individuali e un quinto posto di Roberto Rusignuolo e un settimo posto di Clio Dosi entrambi del SAN MAMOLO JUDO di Bologna.
Non mancano i risultati in campo Federale dove anche quest’anno si sono ottenute due belle qualificazioni alle Finali Nazionali con Clio Dosi e Francesca Rovelli.
Il nuovo anno sportivo sta per iniziare e la squadra bolognese si ritira nella suggestiva località di Fanano, per affrontare gli allenamenti di nuovo riunita e per guardare all’anno che si presenta. Tanti saranno gli appuntamenti, di gare, di esami per cinture nere e per arbitri e altrettanti traguardi che ci si auspica di superare.

Nel judo il rispetto verso se stessi e verso il prossimo porta i ragazzi a crescere e guardare oltre una semplice vittoria o sconfitta scoprendo l’ambizione a migliorarsi.
Lo spirito di sacrificio forgia caratteri forti e malleabili, aperti a tutti in qualsiasi situazione. La determinazione fa superare le amarezze e le sconfitte ed ad imparare da queste, e porta a rialzarsi sempre dopo ogni caduta e ad innalzarsi oltre ad ogni vittoria. Molte altre sono le qualità che fanno un essere umano utile ed emulabile nella nostra società e molte sono quelle che si scoprono di avere seguendo insegnanti corretti e umili che hanno il solo interesse ad operare nel miglior modo possibile.

Roberto Rusignuolo

CSI Judo agli Europei F.I.C.E.P.

di Clio Dosi

L’energia giovane e l’onore commovente di sventolare il proprio tricolore all’estero; in vittoria o in sconfitta: emozione tutta italiana della rappresentativa del CSI Judo agli Europei FICEP.

Ventitre tra ragazzi e ragazze che, passate le selezioni in maggio a Fiuggi, hanno trascorso cinque giorni a Linz (Austria).

Delusioni e sbandamento iniziale quando i padroni di casa hanno deciso, alla vigilia della gara, di unire le classi junior e senior, costringendo diversi atleti italiani a competere in una categoria sia di età che di peso superiore alla loro. Immancabili i torti arbitrali durante la gara: rabbie cocenti nelle finali e polemiche – stavolta si può proprio dire: non dettate dal solito vittimismo italiano – d’altra parte inevitabili quando come avversari ci si trova davanti non solo un bravo judoka ma anche il peso politico della nazione che rappresenta.

Nonostante questo lacrimoni al suon di Mameli cantato a squarciagola ci sono stati: 1 oro, 3 argenti e 5 bronzi, tutti gli altri atleti italiani quinti o settimi.

Anche nella gara a squadre al podio, sconfitti di un soffio dai francesi (secondi) per 4 a 3; sia nei maschili che nei femminili.

Una rosa di sentimenti che in ogni caso ha ripagato le fatiche fisiche e mentali degli atleti, pronti a ripartire a settembre in vista della prossima competizione.

Clio Dosi