Campionato Italiano e finale del Gran Prix 2015 kata

Durissima ….l’ultima gara del Gran Prix che si è svolta a Vicenza è stata veramente durissima. Domenica 21 si è svolto presso il palazzo dello sport di Vicenza l’ultima prova del Gran Prix. L’ultima gara del Gran Prix è il Campionato Italiano e Laura Bugo e Carlotta Checchi ci sono arrivate da favorite dopo aver conquistato l’argento ai campionati europei e ben 5 podi di cui tre primi posti nelle tappe del Gran Prix. Ma il destino a volte fa strani scherzi e ti mette alla prova. Nella qualificazione per la finale le ragazze commettono un piccolo errore che non pregiudica il loro risultato e conquistano la finalissima con il secondo miglior punteggio. Ora la finale. In finale sorteggiate per penultime fanno una bella prova premiata da ben tre arbitri con il punteggio migliore, il quarto arbitro da loro un voto buono e ….sorpresa il quinto arbitro da il voto più basso della manifestazione. Grande sorpresa e rabbia quando sugli schermi della classifica finale Laura e Carlotta portacolori del CIBIAMO GROUP SAN MAMOLO JUDO sono “solo” terze. Ma questo risultato non preclude alle nostre ragazze la vittoria al Gran Prix che conquistano dopo un anno meraviglioso pieno di soddisfazioni . La classifica finale infatti le vede prime. Con questo risultato la coppia terribile del San Mamolo judo a soli 19 anni conquista il pass per i mondiali di settembre ad Amsterdam . Felicità in casa San Mamolo da parte di tutto lo staff tecnico e per il Tecnico Regionale Cesare Amorosi che ha seguito e allenato le ragazze.

 

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Domenica di premiazioni e di esibizioni

Domenica i nostri ragazzi si sono esibiti alla Magneti Marelli per augurare il Buon Natale a tutti i dipendenti di questa importante azienda. Sotto gli occhi di tante famiglie il San Mamolo judo ha portato un po di serenità e curiosità giocando, esibendosi con i figli dei dipendenti.

A Carpi invece nella stessa mattinata il nostri Maestri, i nostri Atleti del kata, la nostra Società sono stati premiati dal M Cappelletti. Una nuova grande emozione, un nuovo premio!!!

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STELLA AL MERITO SPORTIVO AL NOSTRO MAESTRO

imageIl CONI ha premiato il nostro Maestro con la stella di bronzo per meriti sportivi.

 

RITIRO JUDO 4 GG INSIEME

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Ricomincia la stagione sportiva del Team Cibiamo San Mamolo judo.
120 ragazzi si sono trovati nella splendida baia di Vallugola ( Gabicce ) con l’intero staff tecnico
per 4 giorni insieme.
Al ritiro vi hanno partecipato anche la pluricampionessa Paola Di Luigi
che collabora da anni con il Team bolognese e il Pres. Regionale della FIJLKAM
venuto a salutare questa grande realtà judoistica bolognese.
Primi allenamenti e a metà ottobre le prime gare.

UN GRANDE FINE SETTIMANA

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Settimana fondamentale per il Team San Mamolo Judo, infatti giovedì 1 maggio dopo la conquista alla partecipazione degli europei delle giovanissime Laura e Carlotta nel kata per la FIJLKAM il 3 e 4 maggio si è svolto presso il bellissimo palasport di Salsomaggiore Terme il 12° Gran Premio Nazionale del Centro Sportivo Italiano. 515 atleti si sono affrontati per conquistare il titolo di Campione Italiano CSI e per eleggere la squadra di judo Campione d’Italia. Il neonato Team CIBIAMO San Mamolo Judo guidata dal suo staff tecnico Aldo Minarelli, Gianluca Fabrizi, Maria Cristina De Zordo e il nostro Maestro Paolo Checchi si presentava come squadra favorita della competizione, ma senza il gruppo di atleti seniores tutti all’estero per motivi di studio. A questo punto per conquistare l’ambito trofeo doveva essere la squadra giovanile ( i nati dal 2002 al 1994 ) a decidere le sorti della competizione. Sabato pomeriggio erano i giovanissimi esordienti ( nati dal 2000 al 2002 ) a tenere nella parte alta della classifica la squadra conquistando 2 ori 3 argenti e 6 bronzi. Domenica nella giornata decisiva invece si sono affrontati le classi cadetti juniores e seniores. Per il Team San Mamolo che non schierava seniores sarebbe stato fondamentale conquistare medaglie dai suoi under 21 se voleva scalare la classifica finale. Ebbene domenica, puntuali come degli orologi, gli atleti non hanno deluso e sul tatami hanno conquistato altri 5 ori, 9 argenti e 2 bronzi portando in cima alla classifica generale il CIBIAMO Team San Mamolo che conquista il suo 10° scudetto. La classifica finale vede il Team conquistare ben 7 ori, 12 argenti, 8 bronzi e 4 quinti posti. Mentre nella speciale classifica per i non agonisti i 5 piccolissimi conquistano un oro e 2 quinti posti. Questi gli atleti a medaglia:

ORO Francesca Macaluso, Daniel Mangini, Michela Minerva, Martina Musolesi, Costanza Pezzi, Filippo Scudellari, e Rachele Tacoli.

ARGENTO Laura Bugo, Andrea Camisa, Edoardo Dall’Olmo, Tommaso Frangiamone, Chiara Garavelli, Lorenzo Gentile, Gaia Guidotti, Lorenzo Mandrioli, Claudia Paganelli, Martina Rossi, Alessia Terrusi, Maria Cristina Zuccatti.

BRONZO Barbara Bruni, Roberto Caniato, Anna Checchi, Francesca Costantini, Matteo Frangiamone, Alessio Merli, Alessandro Moiin, Sofia Trizio.

Quinti classificati ai piedi del podio: Alberto Berni, Dario Illice, Lorenzo Marciari e Alice Scala.

Fra i giovanissimi nella classifica non agonistica per ragazzi e bambini Francesco Mosconi è primo, Alberto Artese e Lorenzo Paganelli sono quinti, settimi invece Riccardo Fiorini e Giacomo Merli.

Grand Prix di kata ……un testa a testa per un posto agli europei……

Tappa emiliana del Grand Prix il 1 maggio. In lizza 60 coppie. Dopo Torino, Bruxelles, Tarcento e la trasferta in Francia a Tours questa volta in palio il trofeo del tricolore a Reggio Emilia e ancor più importante questa gara assegnava in base ai risultati i titolari che difenderanno i colori della nostra nazionale ai campionati europei che si terranno a Lignano Sabbiadoro il 24/25 maggio. I ballottaggi erano tra le coppie Laura Bugo-Carlotta Checchi e Sara Barboglio-Monia Castelli nel ju no kata. La gara ha portato inoltre punti per la qualificazione ai Campionati Italiani di Taranto.
La coppia juniores Bugo/Checchi del Team San Mamolo Judo targata per l’occasione con il nuovo sponsor CIBIAMO che dal 1 maggio é diventato il primo patner ufficiale del Team doveva arrivare d’avanti nella classifica generale alla coppia lombarda Castelli Barboglio. Le due coppie conquistavano entrambe la finalissima con il terzo posto assoluto nella loro poul dopo un testa a testa che vedeva la coppia emiliana a 429 punti nella seconda poul e la coppia lombarda conquistare la finalissima nella prima poul con 427 punti.
A questo punto solo la finale avrebbe chiarito quale coppia avrebbe conquistato il diritto di difendere agli europei i colori azzurri.
Nella finale la prima coppia a scendere sul tatami è stata proprio quella lombarda che terminavano la loro esibizione con 426 punti. La coppia emiliana invece è stata la terza ad esibirsi e quando nel tabellone elettronico del palasport è apparso il punteggio di ben 434 punti la gioia ha preso il soppravvento alla tensione della gara. Con questo risultato Laura Bugo e Carlotta Checchi conquistano un altro record infatti sono la più giovane coppia di kata in europa che parteciperá ad un campionato europeo.

Dal sito della federazione :

Al Piemonte il Memorial Bisi di kata

Ostia, 2 maggio 2014. È stato un successo di partecipazione il “Memorial Otello Bisi” a Reggio Emilia, quarta prova del Grand Prix Nazionale di kata, organizzato da Mauro Bisi con il supporto del Comitato Emilia Romagna. Sessanta le coppie che si sono alternate sul tatami, con il primato fra regioni andato alla squadra del Piemonte, davanti a Veneto ed Emilia Romagna. La competizione è stata un test utile alla preparazione dei Campionati Europei ed in prospettiva, anche per i Campionati del Mondo a Malaga. Con il quinto posto ottenuto a Reggio Emilia infatti, le coppie Marinella Bubnich-Davide Mauri (Judo Kuroki Tarcento) e Laura Bugo-Carlotta Checchi (Polisportiva San Mamolo) hanno staccato il biglietto per gli Europei a Lignano Sabbiadoro.

I grandi maestri del judo a Ostia per l’EJU Kodokan seminar

Di Carlotta e Laura

Questi giorni ad Ostia sono stati faticosi, costruttivi, ma soprattutto MOLTO BELLI!
In una sola giornata, i maestri giapponesi del Kodokan ci hanno aiutato a comprendere il perché di tutte quelle tecniche, un po’ strane forse, del juno kata.

Tutto ciò ci ha poi permesso, il giorno seguente, di dimostrare il nostro livello, di ottenere il nostro diploma con più che soddisfacenti risultati e di raggiungere una certa soddisfazione personale.

È stata un’esperienza meravigliosa, che volentieri ripeteremo il prossimo anno, con l’unica differenza che SAREMO LE MIGLIORI !

2°Dan, il traguardo, il nuovo inizio

Di Maria Cristina De Zordo

22 dicembre: una giornata densa di agitazione, emozione e sorrisi.
Siamo in macchina. Ultimi affrettati ripassi. Mano a mano che ci avviciniamo alla palestra, realizzo che è davvero giunto il Momento, il momento di quell’esame che preparo da un anno e che sembrava tanto lontano.

Si inizia.
L’attesa é lunga, ma le persone che cercano di farmi tirare fuori quel sorriso cancellato dall’ agitazione, non mancano. Gli interrogativi che mi girano in testa sono tanti: cosa mi domanderanno, saprò rispondere, riuscirò a fare bene quello che mi sará chiesto, c’è la farò?

“Maria Cristina”. Mi chiamano. È arrivato il Momento. I primi passi sul tatami,
anche se svelti, sono i più difficili. Il Momento è questo.
Durante l’esame l’agitazione sembra quasi sparire, per lasciare spazio alla concentrazione.

Arrivano le domande dalla commissione, alcune precisazioni, altre richieste.
Rispondo, faccio quello che mi chiedono, cercando di eseguirlo nel miglior modo possibile.

La commissione si alza. Ma come? È finito? Si, mi hanno promossa, c’è l’ho fatta!!
Ripercorro il tatami per uscire. I passi non sono più timorosi, ma leggeri, quasi increduli di quanto appena successo.

Arriva l’abbraccio del Maestro Paolo, di Gianluca, di Carlotta, di Laura.
Ma allora c’è l’ho fatta davvero!!
Ora i sorrisi non li ferma più nessuno.
A distanza di pochi giorni, continuando a guardare il video dell’esame,
sale ancora tanta emozione, accompagnata da qualche sorriso.
La soddisfazione è tanta, anzi tantissima.

Se tutto questo è stato possibile devo ringraziare delle persone:
Gianluca, un uke molto paziente e un insegnante che mi ha seguito ed aiutato molto durante questo anno di preparazione;
il Maestro Paolo, che mi da grandi insegnamenti judoistici e di vita;
tutti i compagni di squadra.

Grazie ragazzi!
Grazie a tutti!

La cintua nera è un punto di partenza

Di Carlotta Checchi

“La cintura nera è un punto di partenza, non un punto d’arrivo!!”
Questa frase mi è stata continuamente ripetuta negli ultimi 4/5 mesi… da mio padre, da Gianluca, da Antonio, da Cesare e da tutti quei maestri che con tanta pazienza hanno insegnato a me e alla Laura il JUDO…
ora voi penserete che il judo lo avremmo dovuto imparare in tutti questi anni, ma no, il ”vero Judo” io l’ho imparato in questi ultimi mesi.

Il fondatore del judo, Jigoro Kano, dettò un codice morale formato da 8 qualità, essenziali per un judoka, io sento di averle raggiunte tutte entro il 22 Dicembre u.s., il giorno del mio esame.

EDUCAZIONE

per prepararci il più possibile e soprattutto per calmare la nostra continua ansia di non essere abbastanza pronte, io e la Laurina siamo andate in altre palestre, abbiamo fatto stage e corsi con maestri sempre nuovi che ci specializzavano in questa disciplina.
Abbiamo imparato ad essere sempre rispettose ed educate, anche con i maestri più “spinosi”; siamo sempre state corrette e abbiamo seguito e cercato di memorizzare ciò che ci dicevano. Era lì per noi, ci insegnavano in poco tempo quello che loro avevano imparato e studiato durante la loro vita..questi maestri meritavano e meritano tutt’ora un enorme RISPETTO (altra qualità raggiunta).

CORAGGIO e MODESTIA

Ammetto di aver avuto davvero tanta paura… paura di non farcela, paura di non essere abbastanza brava, paura di fare una “figuraccia” davanti a tutti quei tecnici, paura di fare male alla Laura, paura di essere bocciata, paura di dimenticare tutto, paura di non meritarmi questa grandissima occasione!!
Nonostante ciò, ho dato il massimo, abbiamo dato il massimo.

Ci siamo incontrate due ore al giorno per 5 giorni alla settimana, ci siamo fatte male e abbiamo anche pianto, ma abbiamo davvero tirato fuori il coraggio!!

CONTROLLO DI SE’

Quando hai la scuola, il judo e mille altri impegni, è difficile concentrarsi solo su una di queste cose;
a judo pensi alla verifica del giorno dopo, a scuola pensi alla storia del judo che devi imparare!
Questa esperienza mi ha aiutato molto nel raggiungimento di una maggiore consapevolezza di me stessa, sia a livello di prestazione fisica che mentale.

SINCERITA’

Quando si è in coppia e si prova a raggiungere un grande risultato, la sincerità è importantissima!
In quei momenti di ansia, di tristezza o di felicità, si condivide ogni cosa!
Penso seriamente che la Laura mi conosca in tutto e per tutto, nonostante io parli sempre e non stia mai zitta, so che lei riesce a capirmi anche solo guardandomi negli occhi!

AMICIZIA

Già con le gare di Katà mi sono unita molto a Laura, ma questa prova mi ha davvero aperto gli occhi sulla nostra amicizia.
La Laura è davvero la persona più buona e dolce che io abbia mai conosciuto,
riesce a sopportarmi e sempre con un sorriso. Ormai è diventata il mio “UKE”!

ONORE

Mi sono fatta onore, ho raggiunto il mio obbiettivo e, cosa più importante,
sono davvero ONORATA di avere intorno a me persone che mettono il cuore in questa disciplina e nella trasmissione dei valori di cui è portatrice.

Un bacione a tutti

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La mia cintura nera

Di Laura Bugo

La richiesta del maestro Paolo di scrivere qualcosa sulla mia esperienza di questo periodo mi ha colto di sorpresa e infastidito, all’inizio, perché mi sembrava un’assurdità avere i compiti delle vacanze pure per il judo, poi ho capito invece perché aveva un senso che pure io scrivessi quando mi sono ricordata di me stessa, poco dopo che avevo iniziato a fare judo, quando guardando il sito della polisportiva, mi sono imbattuta in tutti quei racconti dei “grandi” che erano diventati cinture nere e avevo pensato “voglio essere anche io tra quei “grandi” che sono così bravi…”.

Bé adesso ci sono, vorrei poter dire a quella bambina, ma non credo di essere così brava come ti aspettavi, spero di non averti deluso, ma dopo tutto sei tu, e non è una cosa impossibile come ti immaginavi.

Comunque, ritornando alla mia esperienza… non so di preciso cosa dire perché ho deciso di non rileggere adesso gli scritti degli altri per paura poi di scrivere involontariamente le stesse cose, però proverò…

Quando ho deciso di prendere la cintura nera non mi aspettavo nulla di ciò che poi è successo; per spiegarmi meglio: mi aspettavo di dovermi impegnare e di dover lavorare tanto (anche se non pensavo così tanto), ma non mi aspettavo di cambiare io.

Quando guardi alle cinture nere vedi persone che si impegnano più di tutti, che insegnano agli altri ecc… ma quando avviene questo cambiamento? Quale sorta di magia ha quel pezzo di stoffa nero?

Prima di settembre, periodo in cui io e Carlotta abbiamo dovuto mettere la testa a posto e iniziare a impegnarci seriamente, pensavo che sarei comunque stata io, che sarei sempre stata come gli altri che magari se non hanno voglia di fare qualcosa lo fanno sì, ma non con il cuore, ed ecco questo è ciò che ho imparato preparando l’esame-a prescindere da un’innumerevole quantità di tecniche, nomi e date-a mettere il 100% di me stessa in ogni cosa che faccio perché solo così il giorno dopo il 100% sarà più di quello del giorno prima,
a non fare le cose per abitudine o perché ti dicono di farle, a capire perché mi chiedono di fare una cosa e a dimostrare a tutti quegli alti gradi, ma soprattutto a me stessa che ce la posso fare.

Vorrei quindi ringraziare tutti i maestri che ci hanno seguito con grande pazienza e ci hanno insegnato quella che è la “magia” della cintura nera: il cuore.

Non mi scorderò mai la lezione più grande che ho imparato, lezione che è difficile imparare a scuola, che potrei spiegare a quella bambina dicendole
“Metti il cuore in qualsiasi cosa tu faccia, tutto risulterà più bello e nulla impossibile”

Non ha molto senso che io mi dilunghi sullo scrivere come sia stato il periodo in preparazione all’esame, serva solo sapere che è stato faticoso infatti facevamo ogni settimana 8 ore di judo, quando ci andava bene, e mi ritrovavo sempre a studiare di notte, ma che mi ha dato enormi soddisfazioni… perché se non sei in grado di fare un cosa e devi lavorarci il doppio perché ti riesca, è immensamente maggiore la soddisfazione che ne ricavi.

Più di tutti i maestri pluri decorati però c’è una persona che devo davvero ringraziare senza cui non sarei riuscita a fare niente di tutto ciò che ho fatto, con cui ho riso come una matta, con cui ho sofferto per le innumerevoli cadute, con cui mi sono angosciata per l’esame fino al punto di non aver più paura, fino al punto in cui dici “o la va o la spacca” , con cui ho passato ore intere a studiare nomi che sembravano impossibili, con cui mi sono posta tutti i dubbi amletici che sembravano troppo insignificanti per chiederli ai maestri, l’UKE del mio cuore, la mia Carlottina, che nonostante sia la persona più diversa che ci sia da me, è una delle persone che sento più vicino.

La strada per la cintura nera è lunga, difficile e intricata tra maestri che dicono cose assolutamente opposte, tra dolori assurdi in tutte le parti del corpo e tra ansie e preoccupazioni, ma se si percorre insieme, se ci si aiuta l’un l’altro camminando, inciampando, cadendo e rialzandosi insieme, diventa molto più semplice, perché come ci dice sempre il nostro maestro Paolo e come insegnava anche il fondatore del judo Jigoro Kano, quella del judo non è una strada che si percorre da soli!