Gran Prix Internazionale, Memorial Macaluso e Risultato Assoluti

Grandi soddisfazioni per il Team San MAMOLO judo. La scorsa domenica alla qualificazione degli assoluti il San MAMOLO judo qualifica per il secondo anno consecutivo Simone Luppi nella cat+ 100 che il primo fine settimanale di febbraio andrà a misurarsi nel Centro Federale di Ostia. Invece questo fine settimana la squadra è stata impegnata in due appuntamenti. Sabato a Montecatini al Trofeo Macaluso i nostri cadetti hanno conquistato un argento con Andrea Suriani e un bronzo con Claudia Paganelli mentre nel Gran Prix Internazionale di Giaveno prima gara internazionale di kata Laura Bugo e Carlotta Checchi hanno ricominciato la loro rincorsa con una medaglia d’oro importantissima. Vincendo prima la loro poul poi la finale con uno scarto dalla seconda coppia classificata di oltre 10 punti.

Qualificazione assoluti 2017

Domenica 15 gennaio presso il palazzetto dello sport di Castelfranco Emilia si sono svolte le qualificazioni 2017 degli assoluti.

Buone le prove dei nostri ragazzi.
Simone si qualifica come lo scorso anno nella cat +100.
Terzi/e Chiara, Barbara e Michele,
quinta Maria Cristina e settimo Lorenzo.

La Cintura Nera per Lorenzo

Scrivo queste righe con ben 2 anni di ritardo (meglio tardi che mai), quindi non ho più fresche le sensazioni dell’esame, anche se la prima volta che ho indossato la cintura nera non la scorderò mai. Essendo passato tanto tempo però, ho capito sempre di più quanto il Maestro Paolo ha ragione quando dice che la conquista del 1° Dan è un punto di partenza e non di arrivo, infatti sto imparando più adesso che prima di aver dato l’esame. La conquista del 1° Dan è un punto di partenza perché è il momento di cominciare a trasmettere le proprie conoscenze ai compagni di squadra più giovani ed aiutarli a crescere come atleti ma soprattutto come persone (visto che il judo è prima di tutto un’arte marziale) ed è un dovere per ogni cintura nera essere un buon esempio. Avendomi poi Paolo fatto il grandissimo onore di nominarmi capitano, nonostante potesse scegliere judoka molto più vincenti di me, sento ancora di più il dovere di dare l’esempio ai miei compagni di squadra. I primi tempi questo dovere che sento mi schiacciava, adesso invece mi sprona ad impegnarmi sempre di più per i compagni che lottano al mio fianco sul tatami e fuori. Per tutto questo devo ringraziare il Maestro Paolo che mi ha insegato e aiutato a crescere (non solo come atleta) e mi ha reso parte della grande famiglia che è la nostra squadra; Gianluca che, se da bambino vedevo, sbagliandomi enormemente, come un sadico torturatore, ora non posso ringraziare abbastanza perché mi ha allenato con grande passione, dedizione e pazienza per anni; Cesare con la sua sterminata conoscenza del Judo che mi è stata ed è tuttora preziosissima; Eleonora e Francesco che sono stati i miei compagni di esame e che per un anno si sono preparati con me per l’esame. Infine, ma non perché meno importanti, voglio ringraziare con tutto il mio cuore Laura, Carlotta, Barbara, Marco, Patrick, Vender, Santa e tutti i miei compagni di squadra, dai più piccini ai veterani.

Conquistare il 1° Dan non rende campioni ma lotterò con tutte le mie forze perché i mei compagni di squadra lo possano diventare.

Lorenzo Gentile

 

Prima o poi doveva succedere …..la cintura nera di Patrick

Prima o poi doveva succedere!

Ancora non ci credo, sono una cintura nera di judo, quante volte l’avevo pensato e adesso lo sono davvero.
Mi sembra incredibile pensare che avevo cominciato judo solo per un consiglio di un medico perché avevo i piedi piatti, sarebbero bastati pochi anni, e invece dopo 13 anni non riesco a pensare di non fare judo.
E poi come non parlare di Marco, in questi ultimi mesi penso di aver visto lui più di chiunque altro; senza dubbio ci sono stati momenti in cui non ci siamo sopportati, ma abbiamo resistito, così come abbiamo resistito a tutte le volte che ci hanno detto che per noi sarebbe stato più difficile perché troppo diversi fisicamente; hanno anche provato a separarci per fare l’esame, ma, troppo testardi per capire che lo dicevano per noi, abbiamo preferito rischiare e andare insieme fino alla fine.
È incredibile quante persone ci abbiano aiutato per arrivare a questo risultato, a partire da tutti i ragazzi che nell’ultimo hanno sempre dovuto rinunciare all’ultima riga del tatami per due come noi (che non siamo certamente la grande coppia Bugo-Checchi); il maestro Cesare che ha avuto il coraggio di insegnare ben due kata a me e Marco (noi che kata non sappiamo nemmeno come si scrive), ha compiuto un’impresa davvero unica; Gianluca che mi ha formato in tanti anni di duri allenamenti, in particolar modo mi ha insegnato quella “maledetta” tecnica per più di un anno; il Maestro Paolo che mi ha accolto nella sua palestra quando avevo 6 anni e mi ha insegnato tanto, a partire dal rispetto per i compagni e per gli avversari (cosa non da poco), mi ha sopportato e supportato quando ne ho avuto bisogno, ma la cosa più importante che ho imparato da lui in questi anni è che bisogna metterci il cuore sempre e comunque, in tutto quello che si fa; e per ultima, ma assolutamente non meno importante Laura che ci ha sempre seguiti in questo percorso, anche quando si sarebbe potuta riposare, un ringraziamento speciale va a lei per la pazienza che ha avuto con noi (perché sinceramente io marco potremmo risultare un pochino pesanti quando siamo insieme).
Quasi dimenticavo, ma la sensazione di fare il saluto dall’altra parte è qualcosa di incredibile.
Auguro a tutti di poter provare l’esperienza della cintura nera, sia per punti che per esame.

Patrick Covato

Marco e la conquista della …….. mia cintura nera

A sei anni ho iniziato judo da cintura bianca, ho sempre visto la cintura nera come una obiettivo praticamente irraggiungibile. Compiuti 18 anni ho conseguito l’esame per diventare cintura nera primo dan. L’esame è stato duro, ha richiesto una preparazione di un anno intero nel quale mi sono dedicato solo a quello. L’ansia che si prova prima dell’esame diventa una prova psicologica, perché anche se sei sicuro di saper fare tutto non sai mai come potresti reagire alla tensione che proverai davanti alla commissione. Finito l’esame sono stato considerato idoneo ad indossare la cintura nera. La gioia che si prova è quasi indescrivibile, sentire realizzato un sogno che porti avanti per dodici anni è bellissimo. Tutto questo è stato possibile grazie alla grande disponibilità della mia palestra che in tutti questi anni mi ha seguito e aiutato. Consiglio a tutti di fare l’esame perché la considero un’esperienza che cambia totalmente l’approccio a una disciplina che ormai puoi dire che ti appartiene, e capisci anche che per quanti anni puoi praticare judo avrai sempre da imparare ogni giorno.
Marco Bugo

Alcuni articoli di giornale di novembre e dicembre 2016

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Due nuove cinture nere nel judo è un nuovo insegnante nel Ju jitsu

Fine settimana di esami e fine settimana importante per la nostra scuola. Davide nel Ju jitsu è stato promosso insegnante e Marco e Patrick dopo un bellissimo esame si sono guadagnati la cintura nera di judo. Tanta soddisfazione per lo staff tecnico che vede coronare ogni anno il sogno di tanti ragazzi.

 

RISULTATI SPORTIVI ANNO 2016

Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 il San Mamolo Judo ha partecipato a 33 manifestazioni.
Vediamo più dettagliatamente i risultati ottenuti e che tipo di manifestazioni.

 Organizzati 5 stage tecnici.
1 ritiro sportivo con oltre 130 ragazzi.

 Per la FIJLKAM.

La nostra scuola ha formato 2 nuove cinture nere e 2 nuovi aspiranti allenatori.
Abbiamo partecipato a 5 Meeting e Campionati Giovanili ottenendo 20 medaglie d’oro e conquistando altre 72 medaglie fra argenti e bronzi.
Nelle competizioni agonistiche nazionali fra qualificazioni, trofei regionali, nazionali e campionati italiani a cui abbiamo partecipato abbiamo conquistato 25 ori e oltre 80 medaglie.
Tutte le qualificazioni regionali ci hanno visto protagonisti, con ben 4 atleti campioni regionali.
La squadra ha partecipato a tutte le maggiori manifestazioni regionali risultando sempre nelle 3 migliori società nella classifica regionale.
Abbiamo partecipato a 4 Campionati Italiani.
Il San Mamolo Judo è l’unica Società della Regione ad avere classificato atleti nelle finali dei campionati italiani di shiai e di kata.
Questi i risultati più importanti ottenuti nel judo kata.

IV° al Mondiali
Argento agli Europei
Oro al Gran Prix Internazionale:
Oro al EJU kata Tournament di Bruxelles
Argento al EJU kata Tournament di Pordenone
Oro al Città di Catania
Bronzo al Trofeo delle Regioni con una seconda coppia
Campione Italiana di judo kata 2016

 Nel Centro Sportivo Italiano.

Il San Mamolo Judo è la squadra Campione Regionale e Nazionale del Centro Sportivo Italiano.
Nessuna scuola del CSI in Italia ha vinto quanto il San Mamolo in questi anni.

 Il CONI ha premiato al Valore Atletico due atlete della Società per i risultati ottenuti nel 2015. 

Alcune curiosità.
Tre allenatori si sono laureati con il massimo dei voti all’Università, dedicando al loro Maestro e ai Compagni di squadra la prefazione della tesi.
In mezzo alla squadra agonistica si allenano ragazzi con la sindrome di Down, tutti insieme !!

Esami cinture nere

Oggi 17 dicembre al Palapanini di Modena ci sono stati gli esami di passaggio di Dan.
La nostra Scuola ha due nuove cinture nere.
Patrick e Marco infatti sono stati promossi 1 Dan.
Complimenti a tutti i ragazzi, al Resp. Tecnico e al Resp. della Formazione.