Gara del 9 marzo

di Clio Dosi

Una serata come tante altre. Devo dire che non sarei neanche in grado di dirvi il giorno preciso se me lo chiedeste. Forse “azzeccherei” il mese pensandoci un po’ su… vabbè, giusto perche siete voi.. vediamo… Fine gennaio? Sì, potrebbe essere. Ma non importa.

Quel che conta è che in una serata come tante altre correvo come al solito in ritardo verso la palestra; qua e là, saluti e sorrisi frettolosi come tanti altri, spingo la porta del judo e sento un odorino “alla puzza di piedi” come tanti altri ( anche se notevolmente formaggioso), e tra tanti judogi bianchi come tanti altri, vedo una pelata impossibile da non riconoscere. E sbuffava, la pelata. Sbuffava, sbuffava tra i suoi fogli e le sue carpette.

– Ciao Paolo! Come sei messo con le iscrizioni per il 9 marzo?
– Eh no! Quest’ anno chiudo le iscrizioni a 250!

E in effetti la Pallavicini, domenica 9 marzo, non ha visto 300 bambini come l’ anno scorso, ma solo 280. Se solo è il primo aggettivo che vi viene in mente.
Come ogni anno, l’indomani della gara, sul tatami, tutti in cerchio eravamo ad ascoltare il maestro Paolo, che dopo averci mangiato su una bella pizza alla mozzarella di bufala con tutta la squadra, ora non sbuffava più e si diceva estremamente fiero di noi tutti.

Il risultato è arrivato, puntuale come una tassa: S. Mamolo judo: 1a società classificata, a seguire la società Casalecchio dove insegnano Gabriele Manzoni e Alberto Soavi, sistemati dal maestro Paolo da solo 1 anno e mezzo.
E soprattutto è arrivato puntuale il “magone” di Paolo così orgoglioso nel vedere i suoi ragazzi arbitrare veloci ed efficienti ai tavoli, soffiare il naso al bambino che ha perso (e io mi sono anche dovuta tenere il fazzoletto smoccolato in tasca!!!), seguirsi a vicenda di fianco al tatami.