Il judo è una scuola di vita
di Roberto Rusignuolo
Ciò che va al di là della conoscenza tecnica, della resistenza fisica e dell’armonia del movimento, è la vera essenza del judo.
Quando si sale sulla materassina dove si pratica il judo, lo si fa a mente sgombra, o questa si libera durante il corso della lezione.
Indosso si ha un uniforme uguale per tutti, non vi sono differenze gerarchiche o sociali che spicchino dall’individuale abbigliamento (che sovente, nella vita quotidiana, va oltre il semplice coprire e scaldare il corpo).
L’unica differenza tra i judoca è il colore della cintura, che serve solo ad indicare il grado di preparazione ed il livello di esperienza (quanto meno temporale) o a differenziare i due contendenti, come avviene in gara.
Ogni individuo deve curare la propria igiene, al fine di non danneggiare gli altri e di amare il proprio corpo. Amare e rispettare gli altri, partendo da sé stessi.
Il judo è uno sport che si pratica in gruppo, per far si che spicchi caratterialmente l’individualità del judoca. Senza l’apporto della squadra il judoka non avrebbe modo non solo di confrontarsi, ma anche di crescere e migliorarsi. La competizione richiede due sfidanti che individualmente cercano di prevalere l’uno sull’altro, ma dietro questi c’è il supporto tecnico di un maestro e l’appoggio morale di un’intera squadra.
Lo spirito di gruppo è necessario per sostenere le fatiche dell’atleta, è necessario per ottenere soddisfazione nella vittoria come nella sconfitta.
La giusta educazione sportiva la si coltiva con i giusti propositi di vita, nel rispetto, nell’onestà, nell’amore.
Questo è ciò che si percepisce appena si entra in una vera palestra di judo, questo si respira nella palestra del S. Mamolo, quello che si vive frequentando la squadra del S. Mamolo.
In ogni allenamento, in ogni gara, in ogni incontro viene trasmessa solidarietà, unione, coraggio, gioia di vivere. Ogni occasione d’incontro è finalizzata allo stare insieme e comunicare.
Con serenità, con amore.
Ogni individuo trascorre più o meno intensamente la propria vita, ognuno ha avuto un passato che lo ha portato a delle scelte più o meno piacevoli, ognuno ragiona con la propria testa e in base alle proprie esperienze.
Grazie alla filosofia che il judo trasmette con i suoi insegnanti, si può realmente vivere meglio, più intensamente ogni singolo giorno, ogni esperienza che si presenta nel nostro cammino e condiziona le nostre scelte.
Tutto con più amore e umanità.
Quando il sudore scorre dietro alla volontà di fare, al coraggio di mettersi in gioco, alla solidarietà di gruppo, questo porta ad un impegno costante e ad un continuo migliorare, fino ad arrivare a ottenere risultati soddisfacenti ed appaganti, come avviene nella squadra del S. Mamolo, col sorriso, in armonia, in serenità.
Come avviene in tutte le palestre che crescono in un clima sano e rispettoso, di tutto il mondo.
Non ci sono età che separano individui quando questi non le sentono e non le fanno pesare.
Tutti hanno la possibilità di imparare dagli altri, il bimbo dall’adulto, l’adulto dal bimbo.
L’esperienza che si acquisisce nel tempo e negli avvenimenti che lo scandiscono, porta a volte ad allontanarci dai veri valori morali che ci guidano in una vita onesta.
Grazie all’interscambio con i bambini, gli adulti possono ritrovare la giusta via della spontaneità, del coraggio e dell’amore.
Nella via della cedevolezza i bambini imparano i principi fondamentali di questa affascinante disciplina, e ce li restituiscono direttamente con la più accattivante semplicità.
I bimbi sono la vera forza del S. Mamolo, e di tutte le palestre di vita.