Resoconto di una gara vista dal maestro
Domenica 27 febbraio si è svolta la qualificazione per i Campionati Italiani under 20.
Vi hanno partecipato i migliori 90 atleti della regione che fanno del judo quasi una professione, infatti a questa età i migliori atleti vengono scelti dai nostri corpi militari per continuare la scelta del judo professionistico.
Mentre domenica i miei ragazzi si scaldavano prima della gara, osservandoli orgoglioso facevo dentro di me alcune osservazioni: provengono tutti dal mio mondo, li ho allenati per almeno 10 anni due o tre volte alla settimana.
Due di loro si stanno preparando alla maturità scientifica fra qualche mese e gli altri sono al terzo anno del liceo classico o scientifico.
Poi abbiamo un cuoco che il prossimo mese andrà in Germania a lavorare.
Ragazzi splendidi !!
Tutti insieme ordinati con la loro divisa si riscaldavano al centro del palasport.
In questi giorni avevano vissuto momenti di alta tensione, prima per la lotta al peso ( per rientrare nelle categorie di peso ), ed ora perché sfidavano i migliori atleti per rappresentare la nostra regione ai Campionati Italiani e per conquistare quella cintura nera che sognano da tanto tempo.
In gara mentre Stefano il Coach li seguiva da vicino, io li osservavo ancora una volta.
So tutto di loro: i pregi, i difetti, anche gli errori che possono fare, le loro storie importanti,
a volte i loro capricci, le loro faccine rosse, sudate e deluse, quella lacrima che fa capolino dopo aver perso una finale.
E’ difficile dire cosa prova un Maestro in quei momenti, in quei lunghi attimi di gara.
Stai male dentro perché vorresti che tutto ciò che gli hai insegnato venisse fuori.
Fotografi in testa la gara che hai già vissuto 1000 e 1000 volte poi… c’è l’avversario.
La gara è terminata e i miei ragazzi sono saliti sul pulmino pronti a rientrare,
un impegno protratto dalle 6.30 del mattina alle 14.00, erano veramente cotti!!
Nel pulmino mi sono girato e li ho guardati ad uno ad uno; ho spiegato loro cosa non è andato e gli errori fatti… poi mi esce naturale un sorriso e un complimento e vedo i loro visi tornare a sorridere.
Fare l’Educatore e il Maestro di questi ragazzi è per me un grande privilegio e una grande gioia.
Ragazzi splendidi !!
M° Paolo Checchi