Una buona domenica

Dopo 3 giorni di lavoro tutto era pronto: Domenica si svolgeva il Campionato Provinciale del Centro Sportivo Italiano le coppe, le medaglie, le materassine, i tabelloni, tutto mi sembrava a posto, dopo aver mangiato una pizza con Daniele e Guido verso le 23.30 guardandoci belli stanchi ci siamo dati appuntamento la mattina seguente.

Nel tornare a casa nel silenzio della notte fredda ho pensato a Martina mia figlia più grande, che dopo 6 lezioni partecipava alla sua prima GARETTA, che “emozione”non era stata molto d’accordo ma il suo Maestro senza tentennamenti l’aveva iscritta.

Anche la sua mamma i giorni precedenti la gara mi guardava con quello sguardo misto di ansia e curiosità.Io avevo fatto finta di niente e parlandole l’avevo rassicurata; ero sicura che Martina avrebbe fatto bella figura, avrebbe detto la sua, comunque fosse andata non mi importava che vincesse ,ma che riuscisse a vincere quella piccola paura che è dentro di Noi quando andiamo ad un incontro importante della nostra Vita.

Passando di notte per Bologna noto un negozio illuminato. Ancora aperto a quest’ora? Entro e pensando alle mie bimbe, acquisto due fochine di peluche. “Chissà che con il regalino Martina sia più tranquilla domani?”

Finalmente il giorno è arrivato, i bimbi si siedono a fianco del Maestro e si preparano, chi ridendo, chi giocando, tutti con un bel chimono bianco, io purtroppo non posso aiutarla questa volta dovrà essere lei a dire la sua, e non posso neanche starle a fianco, ma la guardo negli occhi, la tranquillizzo, la vedo bene e sono fiducioso.

Il primo bimbo con cui dovrà lottare è bellissimo ride sereno e prima ancora che si difenda Martina gli è sopra. “E’ cominciata bene” penso, mentre mi guardo intorno. Il secondo avversario è più tenace. Martina, si vede che lo sovrasta, vince anche il secondo incontro.

Opplà ora si lotta per la finale e la c’è una cintura verde, non sarà facile per te coccona.

I due piccoli bravi atleti s’impegnano, il papà di quel bimbo lo incita, guardo Martina che sta cercando di mettercela tutta; una lacrima le scende giù da quegli occhioni verdi, mentre sta per perdere .

“Brava”, gli gridano i suoi compagni, sei arrivata seconda, io sono finalmente tranquillo e passando di li non per caso le accarezzo i suoi tanti capelli. E’ andata, la guardo negli occhi e rivedo la grinta della sua mamma. Mentre mi dice che voleva vincere le asciugo il lacrimone e subito gli torna il sorriso.

Tenendo in braccio la sua fochina guardandomi mi dice “che bella domenica papà”.