Grande Italia ai campionati europei FICEP
di Roberto Rusignuolo
Venerdì 18 e sabato 19 luglio si sono svolti i Campionati Europei della Federazione Internazionale Cattolica, che quest’anno hanno brillato nel vasto cuore verde dell’Austria, a Linz.
I 23 atleti della rappresentativa nazionale selezionati dai direttori tecnici Maestro Paolo Checchi di Bologna e Maestra Paola Di Luigi di Roma, e il Presidente Nazionale Judo del CSI Gianni Tarabelli di Trento, sono partiti mercoledì mattina per prendere alloggio nell’accogliente albergo riservato dall’organizzazione della F.I.C.E.P che ospitava centinaia di atleti provenienti da dodici paesi europei e da una rappresentativa del Madagascar.
I giochi si sono aperti con una bella festa inaugurale presieduta dai rappresentanti della Ficep e coronata dalla sfilata delle rappresentative nazionali.
Giovedì sera si sono effettuati i pesi dei judoisti, e gli atleti italiani hanno ricevuto due amare sorprese. Secondo il “nuovo regolamento” a detta degli austriaci le classi juniores ( fino a 18 anni ) e seniores( fino ad oltre 35 anni ) dovevano essere unite, evidenziando che il maggior numero degli italiani era della classe juniores; inoltre non si potevano avere più di due atleti per categoria di peso, e qui diversi italiani che con sacrifici erano riusciti a restare in peso, sono dovuti passare nelle categorie successive.
Rassegnati, ma non abbattuti, gli atleti il giorno successivo erano pronti per la competizione.
Venerdì pomeriggio Palazzetto gremito da atleti, tecnici, arbitri, medici, pubblico; la nostra nazione era rappresentata da due esperti arbitri internazionali, Stefano Rossi e Paolo Marras, e vantava anche un valido fisioterapista, Vincenzo.
L’Austria, padrona di casa, ha voluto a sorpresa schierare gli atleti della nazionale A, e non da meno la Francia e la Germania hanno fatto gareggiare atleti delle loro squadre nazionali.
Un bel colpo per l’Italia che, si era formata da atleti di buon livello provenienti da tutto il territorio nazionale ma certo non si aspettava di dover competere con avversari di quella portata; altra sorpresa che non ha comunque scalfito i visi sereni e concentrati dei nostri ragazzi.
Si parte con la cat. 48 Kg femminile; esordisce la nostra Roberta May di Bergamo che subito vince con grinta un incontro dopo l’altro, tutti per ippon( punto massimo ) aggiudicandosi la medaglia d’oro. Ora tocca a Marina Pietrangeli, nella cat. 57 Kg che entusiasma con la sua tenacia sconfiggendo valide avversarie e cedendo solo in finale, a tempo regolamentare oramai scaduto, conquistando una meritatissima medaglia d’argento. Si continua nel tatami a fianco degli uomini con il partenopeo Domenico Forioso, nella cat 100 Kg ( la sua cat effettiva era la 90 Kg ), possente incontrastato si conquista la medaglia d’argento che dedica sul podio al maestro Checchi e a tutta la nostra nazionale. La cat. 78 Kg femminile vede schierata la bolognese Claudia Guiati determinata e concentratissima fa strage, aggiudicandosi una medaglia d’argento, dietro alla campionessa austriaca.
Ed è la volta del giovane romagnolo Andrea Rapetti che conferma le sue qualità e la sua grinta conquistando un ottima medaglia di bronzo.
Ma non è finita, perché a salire sul tatami ( materassina ) è il bresciano Marco Silistrini, giovane atleta dalle notevoli qualità che gli fanno aggiudicare uno strabiliante terzo posto.
La categoria + 100 rappresentata da un altro possente italiano il comasco Marco Bonfrisco, che lotta a denti stretti fino a raggiungere una brillante medaglia di bronzo.
Il team azzurro, non ancora sazio, continua tenace nella corsa alla medaglia.
Combattimenti duri, mozzafiato e si sfiora il podio con 11 preziosi quinti posti. L’entusiasmo è alle stelle e l’unitissima squadra italiana lo sottolinea in un coro da pelle d’oca all’alzarsi del tricolore, sulle note del nostro inno.
Sabato mattina. Una notte magica è passata dai trionfi della gara individuale ed ecco nuovamente schierarsi le rappresentative nazionali per l’attesissima gara a squadre. I nostri ci sono, pronti, attenti, determinati e soprattutto uniti.
In contemporanea si svolgono gli incontri femminili e maschili, seguiti rispettivamente dalla Maestra Paola DiLuigi e dal maestro Paolo Checchi; è un susseguirsi di emozioni intense, continue.
Le nostre squadre avanzano incontro dopo incontro, senza demordere, nonostante i forti atleti austriaci francesi, tedeschi. Ed è proprio con questi ultimi che sia la squadra maschile che quella femminile competono fino all’ultimo combattimento aggiudicandosi la vittoria e due splendidi sorprendenti terzi posti.
Senza tralasciare che la squadra maschile sfiora la medaglia d’argento, cedendo alla Francia con tre vittorie a quattro, contando che il forte Domenico Forioso doveva abbandonare il combattimento per un doloroso strappo muscolare.
Magnifici atleti, che grande squadra l’Italia !!
Quattro anni fa agli Europei svoltosi a Torino l’Italia conquistava due ori e un bronzo, ma schierando juniores e seniores separatamente in due differenti classifiche.
Questa volta torna a casa con 1 oro, 3 argenti, e 5 bronzi. Ed è un continuo crescendo.
Alla festa di chiusura dei Giochi si è dato appuntamento ai prossimi Campionati Europei con un comune denominatore la gioia di competere e di migliorarsi.
Roberto Rusignuolo